La pace è premessa essenziale per la difesa, il ripristino e la promozione della salute e per la salvaguardia dell’ambiente. L’Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE) e la rivista Epidemiologia & Prevenzione, da molti anni attive nella denuncia delle conseguenze negative delle guerre ovunque combattute, hanno promosso la stesura di un documento di presa di posizione comune tra le società scientifiche italiane e GISMa ha aderito con convinzione a questo appello, in quanto sentiamo l’esigenza di far sentire forte la voce di chi opera professionalmente in difesa della salute per chiedere interventi più efficaci per la pace in Europa e nel mondo. Ricordiamo che anche le principali riviste mediche a livello mondiale, tra cui JAMA, BMJ, Lancet, attraverso i loro editor-in-chief hanno lanciato la scorsa estate un appello alle società scientifiche di informare i loro membri in tutto il mondo sulla minaccia alla sopravvivenza umana e di unirsi all’ International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW) per sostenere gli sforzi volti a ridurre i rischi a breve termine di una guerra nucleare, compresi tre passi immediati da parte degli Stati dotati di armi nucleari e dei loro alleati: in primo luogo, adottare una politica di non primo utilizzo; in secondo luogo, togliere le loro armi nucleari dall’allerta di emergenza; e in terzo luogo, sollecitare tutti gli Stati coinvolti nei conflitti in corso a impegnarsi pubblicamente e inequivocabilmente a non utilizzare armi nucleari in questi conflitti. In qualità di società scientifica di area sanitaria, dati i nostri obblighi professionali incentrati sulla tutela e la promozione della salute, abbiamo sentito la necessità di esprimerci pubblicamente a favore della pace e contro la guerra in tutte le aree del pianeta. Siamo accomunati dagli stessi doveri deontologici delle altre società scientifiche: insieme possiamo e dobbiamo chiedere, come sempre, che le morti e le malattie evitabili vengano evitate, e che l’ambiente, fonte di sostentamento per le popolazioni, venga rispettato.
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