Al termine di un lungo lavoro, è stato pubblicato su Epidemiologia & Prevenzione (ed è accessibile online: DOI: https://doi.org/10.19191/EP23.6.S1.076) il nuovo sistema di ‘Indicatori di qualità Senonetwork per la cura del tumore della mammella’. I senologi vi possono trovare un aggiornato set di parametri di valutazione dei loro servizi. Ne sono autori un gruppo di esperti e un comitato di revisione en¬trambi composti da rappresentati delle socie¬tà scientifiche che fanno capo a Senonetwork, ovvero AIOM, AIRO, ANISC, GISMa, SIAPEC-IAP-GI¬PaM, SICPRE e SIRM. Le discipline rappresentate sono l’oncologia medica, la radio¬terapia oncologica, la chirurgia, l’epidemiologia, l’anatomia patologica, la chirurgia plastica e rico¬struttiva e la radiologia. Il nuovo sistema comprende 35 indicatori distribuiti su 5 aree: tempi d’attesa, diagnosi, trattamento loco-regionale, terapia sistemica, staging/follow-up. La presentazione è chiara e funzionale: per ogni indicatore sono riportati una definizione, uno standard minimo e uno ottimale, una motivazione (il razionale che lo informa e lo giustifica), il livello di evidenza secondo la classificazione della US Agency for Healthcare Research and Quality, e una bibliografia essenziale. Un solo indicatore focalizza –e solo in parte– la performance dello screening: il tempo d’attesa tra la mammografia positiva e l’inizio del trattamento. Questo apparente disinteresse per la diagnosi precoce nasconde, in realtà, una scelta pressoché obbligata. Come è stato riportato da una recente survey condotta da GISMa, Senonetwork ed Europa Donna Italia, oltre l’80% dei Centri di senologia italiani ha dei rapporti con i programmi di screening ma solo per il 10% circa si tratta di rapporti istituzionalmente formalizzati. Il gruppo di lavoro di Senonetwork ha ritenuto improprio chiamare il clinical lead di un centro di senologia a rispondere della qualità di un servizio, come lo screening, sul quale non può prendere decisioni vincolanti. Nella sua prefazione, il Presidente uscente di Senonetwork Prof. Luigi Cataliotti auspica che l’aver coinvolto nella preparazione del documento tutte le società che rappresentano le discipline-chiave dell’assistenza senologica possa finalmente portare a una reale applicazione del controllo di qualità, ma avverte che è necessario un passaggio critico: i Centri di senologia devono essere messi nelle condizioni tecniche e professionali di raccogliere e di gestire –contestualmente– tutti i dati necessari. Purtroppo, molti indizi suggeriscono che la digitalizzazione dei servizi di diagnosi e cura che compongono i Centri di senologia non è completa né integrata. La pubblicazione dei nuovi ‘Indicatori di qualità Senonetwork per la cura del tumore della mammella’ riporta la nostra attenzione su questo problema irrisolto.