E’ stato pubblicato su Current Oncology il terzo e ultimo contributo scientifico scaturito dalla survey condotta da GISMa e Senonetwork in colaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e in partnership con Europa Donna sull’integrazione tra programmi di screening e centri di senologia italiani. Qui e qui i primi due articoli pubblicati. In questo nuovo lavoro sono stati esplorati i rapporti tra le associazioni pazienti e le breast unit che hanno partecipato all’indagine (82 su un totale di 128, pari ad un tasso di risposta del 65%). I volontari delle associazioni erano regolarmente presenti nel 70% dei centri di senologia rispondenti. La proporzione era maggiore nel nord del paese (77%) rispetto al centro (53%) e al sud Italia (60%). Le breast unit che hanno segnalato più spesso la presenza di associazioni sono state quelle certificate attraverso lo schema BCCert e quelle riconosciute con decreto regionale. Il sostegno alla paziente, cioè l’accoglienza e l’informazione, l’ascolto, l’identificazione dei bisogni e il sostegno psicologico, è stato l’ambito primario in cui le associazioni hanno riferito di offrire servizi. Meno spesso, invece, hanno partecipato ad audit sulla qualità dell’assistenza sanitaria o hanno fornito supporto riabilitativo. La partecipazione alle iniziative di raccolta fondi è effettuata con la stessa frequenza delle iniziative di sostegno alle pazienti. “Questo terzo lavoro pubblicato da una rivista internazionale – commenta Silvia Deandrea, presidente GISMa – è forse quello che più ci dà soddisfazione perché rappresenta uno dei primi contributi a un’originale quanto recente filone di ricerca, cioè l’identità e il ruolo delle associazioni pazienti nei processi di cura”. “Il messaggio di questo articolo è perfettamente in linea con l’impegno di Europa Donna e Senonetwork affinchè in ogni centro di senologia sia presente una associazione femminile – aggiunge Luigi Cataliotti, presidente di Senonetwork Italia – un tassello in più per dimostrare che in questa patologia, come in molte altre, quando si parla di cura non ci si riferisce solo alla terapia medica o chirurgica che sia, ma anche alla cura della persona nella sua interezza”. “E’ un grande risultato – conclude Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia – siamo orgogliose che sempre più breast unit siano impegnate nel supportare le associazioni per aiutare le pazienti, i medici, gli infermieri e la struttura in generale a comprendere meglio i bisogni dei pazienti e dei loro caregiver”. L’articolo pubblicato su Current Oncology si conclude con una raccomandazione verso il disegno di uno studio specifico sull’efficacia dell’intervento delle associazioni pazienti, a cui GISMa si augura di potere contribuire in un prossimo futuro.